Biennio 2020/2021

Pop up a sorpresa (progetto finale)

Il progetto di “una pagina” in cartone di 21 cm x 21 cm apribile a 180° (ottenendo una doppia pagina di misure 21 cm x 42 cm) elaborata con la tecnica del “pop up”, in cui tutti gli elaborati (i progetti ed anche, eventualmente, le esercitazioni) del corso trovano collocazione. La “pagina pop-up” richiesta è una sorta di “riassunto tridimensionale” del corso che permette di raccontare una storia.

Una “scatola Venezia” per Ca’ Pisani

La “scatola Venezia” è una sorta di supergadget che ricorderà all’ospite la visita alla città di Venezia e la permanenza nell’albergo Ca’ Pisani. Un oggetto di “benvenuto” che il visitatore troverà nella propria camera.  È il pretesto per costruire un racconto, dove l’oggetto, nel suo insieme di contenitore e di contenuto, è “memoria” e rievocazione strutturata di un viaggio.
La scatola, realizzata in cartone, si presenterà come un kit contenente una serie di oggetti, alcuni dei quali rimarranno di proprietà dell’hotel, mentre altri potranno essere asportati.
L’idea è la realizzazione di un oggetto contenitore strutturato al suo interno che, in un primo momento, possa servire durante la permanenza in hotel per deporre il telecomando della tv, la directory e fungere anche da vuotatasche al rientro dell’ospite in albergo.
Successivamente, il contenitore, che potrà rimanere di proprietà del cliente alla fine del soggiorno in hotel, avrà delle caratteristiche di “preziosità” tali da diventare un oggetto souvenir, a memoria della permanenza a Venezia. Per questo motivo si presenterà come oggetto “prezioso” (pur se realizzato in cartone) e potrà avere una grafica personalizzata. Sarà predisposto a contenere – oltre agli oggetti che già inizialmente accoglie (e che fanno parte del progetto) – anche altri gadget e materiali grafici e cartacei collezionabili durante la vacanza. 
La tecnica di costruzione del contenitore, oggetto del progetto, è un sistema strutturale ottenuto con l’incastro a secco delle parti di cartone ottenute con fustellatura e/o piegatura (cordonatura) e possibilmente, senza incollaggi.
Referente e partner del progetto è stato lo Scatolificio Udinese che, per i problemi tecnici, ha offerto la propria consulenza.

Un gioco per le Gallerie dell’Accademia di Venezia

Era richiesto il progetto di un “gioco” che, ispirato ad una o più opere pittoriche presenti nelle Gallerie dell’Accademia di Venezia, si concretizzasse in una struttura tridimensionale più o meno complessa.
Lo scopo del progetto era sollecitare una visita finalizzata ed inedita delle Gallerie con un occhio attento ai particolari presenti nelle opere esposte.

Un diffusore d’ambiente per il Caffè Florian

Il brief del progetto richiedeva l’ideazione di un diffusore d’ambiente che apparterrà alla linea di prodotti editati dal Caffè Florian di Venezia. Attualmente nel catalogo ci sono quattro esclusivi profumi d’ambiente: SALA DEL SENATO, SALA DELLE STAGIONI, SALA DEGLI UOMINI ILLUSTRI, SALA ORIENTALE. Il progetto chiedeva di ideare una bottiglia riutilizzabile nella quale versare uno dei quattro profumi d’ambiente Florian a scelta tra le fragranze esistenti. Si ipotizzava di realizzare il flacone-diffusore in vetro soffiato e quindi con riferimento alla classica produzione del vetro muranese. La finalità del progetto era costruire un artefatto tridimensionale che riflettesse sulle tecniche di produzione del vetro e fosse formalmente caratterizzato.

Un gioiello “profumato” in vetro borosilicato

Il brief del progetto richiedeva l’ideazione di un gioiello indossabile e “profumato” da realizzarsi con il vetro borosilicato per il bookshop di Palazzo Mocenigo a Venezia, sede del Museo di Palazzo Mocenigo, Centro Studi di Storia del Tessuto, del Costume e del Profumo.
Il progetto ha avuto come partnership le aziende Mavive e Bluside.

Anello di carta con scatola espositore

Per l’iscrizione al corso era richiesta la progettazione di un anello di carta con con scatola-espositore. Il materiale da utilizzare era esclusivamente la carta, liberamente scelta nella tipologia. L’anello con la scatola-espositore dovevano essere fotografati, con sfondo bianco o neutro, in modo comunicativo, a discrezione dello studente. L’ispirazione del progetto doveva obbligatoriamente pervenire da una carta pescata dal mazzo Sinapsi Compositive. Tale carta doveva essere inclusa (con un montaggio fotografico) nell’immagine comunicativa del gioiello.