Il progetto di un “gioco” che, ispirato alla Peggy Guggenheim Collection o al Palazzo Venier dei Leoni che la ospita a Venezia, si concretizzi in una struttura tridimensionale più o meno complessa. Nella progettazione si doveva tener conto che il “gioco” fosse rappresentativo del Peggy Guggenheim Collection a Venezia, richiamandone aspetti storici, architettonici, ludici e/o facendo riferimento principalmente all’architettura del luogo. Il “gioco” doveva essere facilmente riproducibile con tecnologie semplici, ponendo attenzione al costo di produzione. Erano suggeriti l’uso del cartone e/o del legno, anche se erano ammessi, salvo verifica, altri tipi di materiale. Le regole governanti il gioco facevano parte integrante del progetto. Era richiesta la realizzazione di un prototipo funzionante in scala al vero in cui porre attenzione anche all’ordine compositivo dei vari elementi all’interno della scatola contenitore. Pur essendo lo scopo principale la realizzazione di una struttura fisica tridimensionale, era ipotizzabile ed auspicabile che ci fosse una relazione con le “app” e/o con una “continuazione virtuale” del gioco ideato.
